Casa del Popolo Giuseppe Tanas
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Primavalle è periferia, ma è stata anche “centro” di lotte sociali e avamposto contro le infamità della presunta “civiltà del benessere”: dalla disoccupazione, agli sfratti; dalla droga all’emarginazione sociale in genere. Così la vogliamo anche in futuro, indisciplinatamente refrattaria alle regole del “Sistema”.
Compagni e compagne delle più varie provenienze e sensibilità, insieme agli abitanti di Primavalle, nel corso degli anni hanno realizzato i loro peculiari percorsi politici contribuendo in maniera significativa al miglioramento del quartiere: il PCI negli anni ’50 E ’60, i “gruppi” della sinistra extraparlamentare e l’Autonomia degli anni ’70, il CSOA Break Out degli anni ’80 e ’90 il Collettivo Antagonista Primavalle in anni più recenti.
L’esaurirsi di queste esperienze ha da tempo lasciato un “vuoto”, non solo politico ma anche fisico (ad esempio i locali in cui si riuniva l’ex Collettivo Antagonista risultavano inutilizzati da anni) che va colmato e che dobbiamo cominciare a colmare.
Non ci interessano beghe elettorali, né piccole rendite di posizione, perché i problemi concreti richiedono una presenza disinteressata e militante.
Non siamo apostoli, né fanatici, non abbiamo “linee” da dettare né verità da imporre, ma puntiamo in alto: a fare nostri, cioè, i bisogni del quartiere in cui siamo nati e cresciuti, sforzandoci per dargli voce autonoma e sufficientemente forte. Noi siamo proletari e proletarie, compagni e compagne che vogliono utilizzare il proprio tempo e le proprie energie per offrire al quartiere uno spazio aperto e utilizzabile da tutti e da tutte. Le porte della “Casa del Popolo” (CdP) sono già aperte al contributo di idee e alla partecipazione di chi vorrà visitarla, per condividere con noi un nuovo percorso politico e sociale che speriamo saprà poi consolidarsi ed arricchirsi negli anni. Una casa del Popolo alla quale abbiamo deciso di dare un nome grande e suggestivo: Giuseppe Tanas, martire ed eroe proletario di Primavalle, assassinato dalle pallottole “democratiche” dello Stato perché chiedeva lavoro e diritti sociali.
Casa del Popolo “Giuseppe Tanas” – Roma