Inactive: La Riva Occupata
La Riva Occupata
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Apriamo questo spazio col piacere di violare la proprietà e la legge, sputando sopra ai sublimi principi che reggono questo sistema di cose. Essi non sono altro che espressione del potere e dell’autorità, che si autolegittimano attraverso l’imposizione – fatta passare per democraticamente naturale- di norme e regole di vita.
Studiare per andare a lavorare, prendere il proprio posto all’interno del ciclo produzione-consumo,o al limite emarginarsi silenziosamente.
Ogni aspetto dell’esistenza pare reificato e commerciabile in una bieca ottica di profitto a discapito dell’altro, in un mondo che sembra sempre più alienato ed effimero, virtuale e quindi irreale.
Desideravamo uno spazio per farne ciò che vogliamo e l’abbiamo preso, senza chiedere il permesso a nessuno, e se ce ne stuferemo tornerà ad ammuffire abbandonato esattamente come prima.
Siamo individui profondamente diversi tra loro, accomunati da una palpabile ostilità nei confronti del potere e delle sue espressioni, e dalla voglia di volerci ancora mettere in gioco, confrontandoci e scontrandoci, nella pratica dell’autogestione non fine a se stessa, ma come minimo strumento necessario alla costruzione di attività e momenti condivisi in uno spazio.
Volevamo ridare vita ai libri inscatolati dopo lo sgombero della Rosa Nera di via Ravenna, e dotarci del luogo e del tempo -si spera- di fare insieme ciò che più ci preme.
Non vogliamo che le idee restino sigillate all’interno delle pagine di questi testi, ma che attraverso il confronto e la discussione possano stimolare pratiche e azioni.
La nostra tensione verso la libertà e contro tutto ciò che la ostacola, comunque, non vorrà né potrà mai circoscriversi entro queste mura.
Ricordando la rivolta del 18 novembre 2014 –sgombero di Corvaccio Squat e Rosa Nera-
Occupiamo e alimentiamo il conflitto!
Solidarietà a tutti gli arrestati per gli scontri del primo maggio 2015! [04/12/2015 Informa Azione]