ZK squatt
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Qualche riga, qualche spunto e riflessione. Un contributo personale e soggettivo. Uno stimolo schietto e sincero. Assolutamente senza paura di usare termini cari a questo o quello omologato linguaggio.
Pensieri spontaneamente cacciati fuori dal silenzio, quindi non allineati con nulla se non un percorso, una storia, una realtà. Siamo sempre stati così. Un po' fuori dalle voci comuni. Nè anarchici nè comunisti, nè di questa o quella corrente. Sicuramente irriverenti e ostili a qualsiasi forma di legalizzazione. Sicuramente le alleanze e le condivisioni messe in atto per sviluppare progetti, idee, iniziative, ci avvicinano più ad un area libertaria, svincolati da inutili e faziosi verticismi. Affinità. Siamo però indissolubilmente legati alle esperienze di quella fettina di territorio italiano ibrido e anomalo come è Ostia. Nè città nè paese. O forse tutte e due.
Inserita in una metropoli dove le okkupazioni non si fanno più se non per battaglie sindacali sulla casa. Dove l'appiattimento si respira per le strade dei quartieri ghetto. Molti "buoni" e pochi "cattivi"... non sembrerebbe essere il momento giusto di okkupare. Oppure, se la pensate come noi... è PROPRIO TEMPO DI OKKUPARE...
Tenendo presente che questa è la nostra storia, di un gruppo, compatto e unito come una famiglia (nei pregi e nei difetti che questo comporta), che da olte 10 anni continua ad esistere e resistere senza perdere il più bello dei vizi o se preferite la più splendida delle virtù. La disobbedienza. (non di certo quella civile...) [http://www.tmcrew.org/zk/pages/manifesto.php]