Vendredi, 3 Janvier
NON SI PARTE, NON SI PARTE!
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1945 – 2025 A ottant’anni dal movimento siciliano antimilitarista “Non si parte,
non si parte!”
Canzoni contro la guerra dedicate a Maria Occhipinti con i cantastorie Tiziana
Oppizzi e Mauro Geraci
Sul finire del 1944 il Governo Badoglio ordinò ai soldati siciliani tornati a
casa dopo lo sbarco alleato e la caduta di Mussolini di imbracciare nuovamente
le armi per andare a combattere nel Nord Italia. I giovani si ribellarono al
grido di «Non si parte, non si parte!» e di «Indietro non si torna!»: l’epoca
del fascismo e della monarchia ai loro occhi era finita per sempre.
Il 4 gennaio del ’45 vari quartieri popolari di Ragusa furono rastrellati casa
per casa per portare via i giovani in età di leva, ma i carabinieri impegnati
nelle operazioni incontrarono una vivace resistenza.
A quell’epoca Maria Occhipinti ha ventitré anni, è incinta di cinque mesi e si è
già distinta nelle proteste contro il carovita e il mancato pagamento del
sussidio alle famiglie dei richiamati. Come racconta nella sua autobiografia
“Una donna di Ragusa” (1957), la mattina di quel giorno, mentre sta lavando, si
sente chiamare dalle donne del suo quartiere e scende anche lei in strada: «Il
camion carico di giovani veniva avanti come un carro funebre. […] Allora urlai:
“Lasciateli!” e mi stesi supina davanti alle ruote del camion. “Mi ucciderete,
ma voi non passerete!” […] Lo stradone in pochi minuti fu pieno di gente
eccitata e pronta a tutto. Le autorità di polizia dettero ordine di lasciare
andare i giovani e quelli, di corsa, sparirono tra la gente. Ma l’ira dei
soldati fu tremenda, spararono sulla folla inerme. Un giovane comunista mi cadde
ai piedi mortalmente ferito. La folla si dileguò. Restarono solo i più
coraggiosi e disarmarono i pochi militari che c’erano».