25 Novembre Assemblea nazionale di Non una di meno

domingo, 25 Novembro

25 Novembre Assemblea nazionale di Non una di meno

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Continua lo Stato di Agitazione Permanente di Non una di meno!
• 24 novembre 2018 manifestazione nazionale di Non Una Di Meno a Roma. Partenza ore 14.00 da Piazza della Repubblica e arrivo a Piazza San Giovanni.
• All’indomani della manifestazione che ci vedrà insieme a Roma, è convocata per il 25 novembre dalle ore 10.30, l’assemblea nazionale di Non Una Di Meno verso lo sciopero del prossimo 8 marzo.
Se hai bisogno di ospitalità per la notte tra il 24 e 25 novembre e per aiutarci ad organizzarci al meglio per l’assemblea nazionale del 25 compila il seguente modulo.
Per info logistiche scrivere a logistica.nudm@gmail.com
Qui il form da compilare https://goo.gl/C1CKLN
A breve tutte le altre info logistiche di Non una di meno.
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TESTO DI CONVOCAZIONE
Non Una Di Meno in stato di agitazione permanente – Manifestazione nazionale contro la violenza di genere
e le politiche patriarcali e razziste del governo
24 novembre 2018 Roma h.14 piazza della Repubblica
Siamo la marea femminista che in Italia e nel mondo ha levato il suo grido globale contro la violenza maschile, di genere e razzista e contro i governi che la legittimano.
Da più di due anni siamo nelle piazze e nelle strade a ribadire che i femminicidi sono la punta di un iceberg fatto di oppressione: la violenza maschile comincia nel privato delle case ma pervade ogni ambito della società e diventa sempre più strumento politico di dominio, producendo solitudine, disuguaglianze e sfruttamento.
Il governo Salvini-Di Maio si è fatto portatore di una vera e propria guerra contro donne, migranti e soggettività lgbt*qia+, attraverso misure e proposte di legge che insistono su un modello patriarcale e autoritario che vorrebbe schiacciare e ridurre al silenzio le la nostra libertà.
Contro le donne si scaglia il Ddl Pillon su affido e mantenimento dei figli per difendere la famiglia tradizionale e ristabilire ruoli e gerarchie di genere che negano l’autodeterminazione delle donne. La libertà di decidere sul nostro corpo e delle nostre vite è sempre più attaccata da campagne fondamentaliste di criminalizzazione dell’aborto che oggi trovano spazio in ogni parte del mondo e rappresentanza nel governo.
Noi rispondiamo che la libertà di abortire non si tocca e che il Ddl Pillon non si riforma, si blocca!
Mentre dichiara di voler porre fine alla povertà, questo governo pianifica misure che intensificano la precarietà e accentuano la dipendenza economica che ci espone ancora di più alla violenza e alle molestie sul lavoro. Smantellano il welfare e pretendono che le donne, italiane o migranti, gratuitamente o in cambio di un salario da fame si occupino del lavoro domestico e di cura. La precarietà è donna e per questo la nostra lotta contro la violenza è anche una lotta contro la precarietà e lo sfruttamento. Vogliamo un reddito di autodeterminazione , universale e individuale, un salario minimo europeo, welfare universale e servizi, per uscire dal ricatto della povertà e della violenza.
Riconosciamo scuole e università come luoghi di formazione e di lavoro che producono e riproducono le dinamiche violente della società razzista e patriarcale in cui viviamo. Per questo vogliamo farli rivivere di saperi femministi e antirazzisti, educazione alle differenze e educazione sessuale a tutti livelli.
Attraversiamo città rese sempre più cupe e ostili dalla privatizzazione dello spazio pubblico, dalla militarizzazione delle strade, da provvedimenti per la sicurezza che divengono apartheid. In tutto il mondo continuiamo a urlare che le strade sicure le fanno le donne e le soggettività libere che le attraversano, costruendo le città femministe che meritiamo di vivere. Vogliamo una Casa per dormire, consultor* per amare, centri antiviolenza per vivere e sognare, …
Non ci stiamo al gioco razzista che strumentalizza stupri e femminicidi La violenza contro le donne non ha colore: è sempre violenza maschile. Patriarcato e razzismo sono due facce della stessa medaglia: rifiutiamo la paura, l’odio e la violenza del decreto Salvini, costruendo mobilitazione e solidarietà diffusa, in primo luogo con le migranti esposte a violenze reiterate e sulla cui pelle si gioca in modo ancora più tragico la partita della destra al governo. Rivendichiamo la libertà di muoverci e di restare, diritto d’asilo, cittadinanza e un permesso di soggiorno europeo senza condizioni, svincolato da lavoro, matrimonio e studio.
Ci volete sottomesse, ricattate e sfruttate, ci avrete ribelli! Noi siamo il cambiamento.
Il 24 novembre a Roma sarà marea femminista senza bandiere e simboli identitari e di partito, Privilegiamo i contenuti, la costruzione di rete e relazioni. Abbiamo un Piano femminista contro la violenza maschile e di genere con cui vogliamo trasformare la società, il mondo intero.
Il 25 novembre ci ritroveremo in assemblea nazionale verso lo sciopero globale delle donne dell’8 marzo.
Lo stato di agitazione permanente è appena cominciato.
Report dell’Assemblea Nazionale 6-7 ottobre 2018 a Bologna

Date & Time: 

domingo, 25 Novembro, 2018 - 11:30 até 19:00
CSOA La Strada
Via Francesco Passino 24
00154 Roma
Itália

Squat: 

Presently squatted

L’8 ottobre del 1994 un gruppo di studenti medi e universitari decide di dar vita a un centro sociale nel cuore della Garbatella. Occupiamo uno stabile in disuso da più di 10 anni negli spazi del mercato coperto del quartiere per restituirlo ai cittadini tramite pratiche di autogestione.

opening times: 

Il Centro Sociale La Strada si riunisce ogni Lunedì alle ore 20.00