donderdag, 2 mei
CPR, accordo Italia-Albania, nuovo Patto UE: verso una detenzione di massa?
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🇪🇺 CPR, ACCORDO ITALIA-ALBANIA, NUOVO PATTO UE:
VERSO UNA DETENZIONE DI MASSA?
📆 Giovedì 2 maggio
📍 Centro Sociale Bruno
Apertura ore 19.30
inizio incontro ore 20.30
Ne parliamo con :
* Fatima Zahra El Harch – dottoranda in studi giuridici comparati ed europei, Giurisprudenza – UniTN
* Nicoletta Alessio ed Eva Bearzatti – Radio Melting Pot
* Alexia Malaj – Zanë Kolektiv
(le attiviste sono di ritorno da un sopralluogo di monitoraggio in Albania)
in collaborazione con l’Assemblea Antirazzista Trento
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Un incontro nel quale approfondiremo la direzione intrapresa dalle politiche nazionali ed europee nel contrastare il diritto alla mobilità umana e il diritto di asilo.
Dopo la strage di Cutro e una stagione di decreti restrittivi, il governo Meloni ha deciso di sferrare un altro attacco ai diritti fondamentali delle persone in cerca di protezione. L’ultimo atto di ostilità è rappresentato dall’accordo con l’Albania: oltre ad essere l’ennesimo strumento di propaganda in vista delle elezioni europee, questo patto neocoloniale prevede la costruzione di due centri di selezione e trattenimento dove tremila persone soccorse nel Mediterraneo dalla guardia costiera italiana saranno sottoposte a “procedure di frontiera o di rimpatrio”.
Ne parleremo con Nicoletta Alessio ed Eva Bearzatti di Radio Melting Pot, e Alexia Malaj del Zanë Kolektiv, appena rientrate da un viaggio di monitoraggio in Albania, e con Fatima Zahra El Harch, dottoranda della facoltà di Giurisprudenza in studi giuridici comparati ed europei.
Insieme all’approvazione del nuovo Patto UE sulla migrazione e l’asilo e al proliferare di nuovi accordi con i Paesi nordafricani per esternalizzare le frontiere europee, il nuovo orizzonte non promette nulla di buono, ma punta ad aggirare la consolidata giurisprudenza della CEDU e le convenzioni internazionali, per legittimare la detenzione di massa e la violenza del regime di frontiera.