Sunday, 1 December
Il richiamo della foresta. Pensare il conflitto oltre la metropoli
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Negli ultimi tempi, non sono mancate le occasioni di incontrarsi in modo diverso
dal solito, per difendere i boschi e attaccare i cantieri che intendono
distruggerli, come a Gallarate e a Bologna. Abbiamo sperimentato che un terreno
più amico e una composizione variegata ci aiutano ad uscire dalle impasse e dai
dispositivi che ci soffocano in città. Eppure spesso queste lotte restano
isolate, e dunque deboli. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza sta
riempiendo di opere mortifere ogni territorio, per ridisegnarlo e metterne a
valore le specificità. Si tratta di un modo di governo che si esercita
attraverso la transizione energetica, la digitalizzazione, l’uso
dell'intelligenza artificiale, il turismo. Non possiamo allora continuare a
leggere le singole lotte che si oppongono a questo mondo unico e ostile come
lotte locali, ecologiste, parziali. Dobbiamo invece pensare in modo strategico,
capirne la reale portata e organizzare il nostro agire nei modi più variegati,
intensi e potenti che possiamo creare. Troviamoci per tracciare una linea che
unisca le diverse esperienze, per rafforzare i legami e costruire una
prospettiva comune.