diumenge, 22 desembre
PROIEZIONE "UN MARE DI PORTI LONTANI"
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Alle 18 PROIEZIONE di
“Un mare di porti lontani”
Omaggio di verità
per chi tende le mani
ai naufraghi del Mediterraneo.
A seguire DIBATTITO con il regista Marco Daffrá, la giornalista Katia Fiterman e
SOS Mediterranee.
Alle 20 e 30 ci sarà la CENA Benefit a sostegno di SOS Mediterranee.
Il documentario autoprodotto, costato più di un anno di lavoro, presenta
materiale originale e riprese fornite dalle ONG, legate dalle musiche di Samuele
Luca Cecchi.
Il film presenta le testimonianze di capitani, marinai, medici, infermieri,
macchinisti, interpreti e mediatori culturali.
La decisione di realizzare quest’opera è maturata in seguito al cosiddetto
decreto “Cutro”: Marco Daffra ha voluto opporsi alla criminalizzazione mediatica
delle ONG impegnate nei salvataggi nel Mediterraneo.
Negli ultimi trent’anni le morti accertate di migranti nel Mediterraneo sono
state oltre cinquantamila, ma potrebbero essere almeno il doppio, a causa dei
moltissimi naufraghi invisibili e non segnalati.
Per fortuna, però, molte vite sono state salvate: un grande miracolo che
continua a ripetersi ogni giorno grazie anche ai volontari che “tendono le mani
ai naufraghi del Mediterraneo”.
L’impegno di questi "salvatori di vite umane" viene ora mistificato: si è
diffusa l’idea che senza le ONG non vi sarebbero i migranti (le persone migranti
non intraprenderebbero il viaggio via mare). I dati ufficiali, invece, dicono
che il 93% degli arrivi si deve ai salvataggi svolti dalla meritevole opera
della Guardia Costiera e dalla Guardia di Finanza e a sbarchi autonomi. Gli
interventi delle navi ONG evitano ulteriori tragedie nel cimitero liquido del
Mediterraneo.
Il divieto di effettuare più di un salvataggio alla volta e l’assegnazione di
porti molto distanti si rivela, nei confronti dei migranti già molto provati,
una tortura gratuita ed evitabile. La “politica dei porti lontani” è aggravata
dalla proibizione di soccorsi plurimi, da processi giudiziari, sanzioni e
blocchi delle navi in porto.
Quante vite avrebbero potuto essere salvate, se invece le navi umanitarie
fossero rimaste operative a Sud dell’Italia, là dove sono più necessarie?
Vi aspettiamo numerosə!